mercoledì 28 maggio 2008

UDINESE: È UEFA!

Grazie ad un campionato strepitoso, l'Udinese conquista la qualificazione alla coppa UEFA. Finalmente l'Udinese torna in europa.



Bisogna solo ringraziare i giocatori per lo splendido campionato giocato, anche se con alti e bassi, che ci ha consentito di raggiungere (tra l'altro anche in anticipo di diverse giornate) un traguardo che ad inizio stagione sembrava incredibile per non dire impossibile. Già perchè la squadra era tutta nuova, l'allenatore era nuovo e l'obbiettivo era quello dichiarato dalla società e cioè la salvezza, niente di più e niente di meno. Ed invece hanno bruciato le tappe, portandoci adirittura ad un passo dalla Champions. A dir poco fantastici. Nelle ultime partite però abbiamo avuto un calo, probabilmente solo fisico, perchè a Milano abbiamo fatto un primo tempo ottimo. Non credo che i ragazzi si siano adagiati alla certezza matematica della Uefa, perchè la Champions non fa gola soltanto ai tifosi. Credo invece che la preparazione di inizio stagione sia stata indirizzata al raggiungimento il prima possibile della quota salvezza, cioè i 40 punti. Il modulo da noi utilizzato (cioè il 343) è per molti aspetti dispendioso al livello di energie fisiche. Considerando poi che molti ricambi erano infortunati e che quelli che non lo erano, molte volte finivano le partite in panchina, era quasi naturale che nell'ultima parte di campionato avessero tutti un calo fisico. Dunque, non si poteva pretendere di più da questa squadra, sebbene bruciano ancora i vari punti persi con Genoa e Napoli, con Empoli, Juve, Milan, Lazio, Cagliari in casa e con Catania, Parma, Palermo, Livorno in trasferta.
Comunque, il campionato dell'udinese non poteva essere migliore quest'anno. Forse è meglio non essere andati in Champions. Eh sì, perchè se si vuole costruire qualcosa di solido, non si deve correre troppo. Bisogna fare piccoli passi. È come costruire un palazzo. Bisogna costruire un piano alla volta, controllando e riparando ad ogni piccola imperfezione in modo da rendere tutto più stabile per la costruzione di un nuovo piano più alto.
Io ci credo nel progetto UDINESE. E penso che potrà un giorno diventare un grattacielo.






EMPOLI F.C. - UDINESE CALCIO 0-1 (0-1)

Reti: 17' Quagliarella

EMPOLI F.C.
Balli; Raggi, Marzoratti (54' Marchisio), Piccolo (68' Giacomazzi), Tosto; Buscé, Moro (54' Volpato), Budel, Antonini; Giovinco, Vannucchi. (Bassi, Adani, Vanigli, Pratali). All. Cagni

UDINESE CALCIO
Handanovic; Zapotocny, Coda, Zapata; Mesto, Inler, D’Agostino (70' Pinzi), Dossena; Pepe, Quagliarella (84' Floro Flores), Di Natale (54' Isla). (Chimenti, Colombo, Eremenko, Moreno). All. Marino

Arbitro: Damato di Barletta
Ammoniti: Vannucchi, Dossena, Piccolo, Pepe, Budel, Giovinco
Recupero: 3' - 5'






UDINESE CALCIO - CAGLIARI CALCIO 0-2 (0-0)

Reti: 48' Acquafresca, 55' Cossu

UDINESE CALCIO
Handanovic; Zapata, Coda, Lukovic; Mesto, Inler, D’Agostino (70' Pinzi), Dossena (62' Floro Flores); Pepe (88' Eremenko), Quagliarella, Di Natale. (Chimenti, Zapotocny, Colombo, Moreno, Eremenko). All. Marino

CAGLIARI CALCIO
S
torari, Bianco, Lopez, Canini, Fini (60' Parola), Cossu, Biondini, Jeda, Acquafresca (83' Matri), Foggia (87' Delgrosso). (Capecchi, Magliocchetti, Cotza, Larrivey). All. Ballardini

Arbitro: Brighi di Cesena
Ammoniti: Agostini, Cossu, D'Agostino, Inler
Espulsi: -
Recupero: 1' - 3'






MILAN-UDINESE: 4-1 (0-1)

Reti: 32' Mesto; 48' Pato, 59' Inzaghi, 79' Cafu, 88' Seedorf.

MILAN (4-3-2-1): Kalac, Oddo (1'st Cafù), Bonera, Kaladze, Favalli; Brocchi (1'st. Pato), Pirlo, Ambrosini; Seedorf, Kaka; Inzaghi (36' st. Serginho). All. Ancelotti.

UDINESE (3-4-3): Handanovic, Zapotocny (38' st. Colombo), Coda, Zapata; Mesto (20' st. Floro Flores), Pinzi (35' st. Eremenko), Inler, Dossena; Pepe, Quagliarella, Di Natale. All. Marino.

Arbitro: Rosetti di Torino.
Ammoniti: Bonera e Coda per gioco scorretto.
Espulsi: -

martedì 6 maggio 2008

La corsa europea è ricominciata!

Grazie a sue perle dei due nazionali, l'Udinese pur soffrendo, mette in saccoccia 3 punti e si avvicina all'europa.

Grandi e basta. Quest'udinese è in grado anche di soffrire e reagire. Si vede lontano un miglio che vuole l'europa a tutti i costi. Il catania fa di tutto per fare gol ma grazie a un grande Quagliarella, se ne torna a casa a mani vuote. L'attaccante di Castellammare prima offre un delizioso assist che questa volta Di Natale non sciupa. 1-0. Poi, il Catania esce e prende le redini del gioco, cercando in tutti i modi il parreggio, che lo ottiene a 10 minuti dalla fine del primo tempo, con un bel tiro al volo sottoporta di Vargas, lasciato liberissimo di calciare. Questo pareggio, invece di demoralizzarci, ci fa reagire bene, soprattutto fa reagire il nostro numero 27. Poco dopo infatti, dopo un tiro di "prova", si inventa un gol bellissimo, liberandosi da un difensore e tirando una saetta che scheggia la traversa da almeno venticinque metri di distanza. Che spettacolo!
Nel secondo tempo, le squadra si allungano, causa la evidente stanchezza di un campionato sulle spalle. In questo modo si creano continui ribaltamenti di fronte con svariate occasioni, tra cui un clamoroso gol mancato da Pepe, comprensibile però.
Finisce 2-1, ad ogni modo, con un Udinese che dimostra di saper offrire e che ha voglia di portarci in Europa. Costi quel che costi!
Dando un occhio alla classifica, la Fiorentina e la Samp, che ci sono davanti, hanno pareggiato, e le inseguitrici Genoa e Napoli hanno perso rispettivamente 3 e 2. Ora bisogna andare ad Empoli superconcentrati e determinati a portare a casa i tre punti.


UDINESE CALCIO - CALCIO CATANIA 2-1 (2-1)

Reti: 6' Di Natale, 34' Vargas, 38' Quagliarella


UDINESE CALCIO
Handanovic; Zapata, Coda, Lukovic; Mesto, Inler, D’Agostino (61' Isla), Dossena; Pepe (74' Pinzi), Quagliarella (82' Floro Flores), Di Natale. (Saulo, Colombo, Moreno, Eremenko, Pinzi, Floro Flores). All. Marino

CALCIO CATANIA
Polito, Sardo, Silvestre, Stovini, Sabato, Izco (59' Spinesi), Biagianti (86' Morimoto), Tedesco, Vargas, Mascara (74' Colucci), Martinez. (Rossi, Silvestri, Baiocco, Edusei). All. Zenga

Arbitro: Bergonzi di Genova
Ammoniti: Sardo, Sabato, Lukovic, Pinzi
Espulsi: -
Recupero: 1' - 4'


sabato 26 aprile 2008

La Samp vince la sfida Champions

Con il risultato di 3-0 si conclude la sfida Champions contro la Sampdoria che avanza in classifica a +4. Ora si rischia di perdere quello che ci meriteremo dopo questa stagione comunque straordinaria.

Eh, si. 3 a 0 e tutti a casa. È difficile per me commentare una partita così importante, una sconfitta così importante. Già perchè questo risultato ci "condanna" a lasciare la corsa Champions, per riprendere la corsa UEFA e soprattutto la corsa sulle inseguitrici.
Infatti ora il Genoa è a 3 punti e sta sognando la qualificazione per la coppa europea meno ambita. Ma torniamo alla sfida con la Samp. Prima di infierire sull'arbitro, ci tengo a sottolineare che comunque non abbbiamo offerto una prova degna delle ultime partite (compresa quella con la Roma). Non siamo entrati in campo convinti, concentrati sebbene i primi 10 minuti sembrava tutt'altro. Poi, arriva un uomo vestito di nero, che dice di essere un arbitro professionista. Così lui e i suoi compari hanno diretto una gara importantissima per noi. Poi, quando ci viene negato il primo rigore della partita (sullo 0-0) e l'ennesimo della stagione, ci ricordiamo. Dondarini. Ecco chi è. L'arbitro che ci aveva danneggiato in altre partite precedenti, eccolo ad arbitrare un partita così importante. Complimenti al designatore Collina. Netta il rigore su Pepe, ma si continua. Ed ecco poi il fallo fischiato poco fuori area a danno di Lukovic. Pazzesco. Punizione di Bellucci, dormita della difesa, colpo di testa di Cazzano e gol. 1-0. Noi tutti siamo già senza parole. Ma attenzione perchè proprio Bellucci si trova il fuorigioco quando riceve il passaggio, tiro del doriano. Gol. 2-0 CONVALIDATO. Nessuno crede ai propri occhi. Totò riceve palla, solo con Mirante, tenta un improbabile pallonetto sul portiere. Fuori. Totò cosa mi combini! Nel secondo tempo, Lukovic ferma Cassano nettamente fuori area, ma, chissà perchè, l'arbitro dice RIGORE. 3-0 di Bellucci. Successivamente un difesore doriano spoglia quasi completamente Quagliarella in area. Tontarini dice che si può continuare. Impossibile. Qualche minuto più tardì è Inler che finisce a terra in area. "No" dice il direttore di gara, "al massimo punizione dal limite". Per non contare poi le espulsioni. Esagerata quella di Zapotocny, incredibile quella di Marino (che per fortuna non è stato squalificato). Ormai non ci sorprendiamo più di niente. La Sampdoria deve andare in UEFA. Se no come fa a pagare l'ingaggio di Cassano?
Anche la Gazzetta nazionale riporta questi gravi danni provocati da questo pseudo-arbitro all'Udinese.
È inutile ora piangere sul latte versato (da altri). Ora è importante reagire nella maniera giusta per ottenere il massimo da queste ultime quattro gare mancanti. È giusto coronare questa comunque splendida stagione con la qualificazione in coppa UEFA.

U.C. SAMPDORIA - UDINESE CALCIO 3-0 (2-0)

Reti: 24' Cassano, 43' Bellucci; 55' Bellucci (rig.)

U.C. SAMPDORIA
Mirante; Campagnaro (27' Sala), Lucchini, Accardi; Maggio, Palombo, Delvecchio, Pieri, Franceschini (75' Volpi); Cassano, Bellucci (69' Bonazzoli). (Fiorillo, Zenoni, Ziegler, Kalu). All. Mazzarri

UDINESE CALCIO
Handanovic; Zapata, Zapotocny, Lukovic; Mesto, Inler, D’Agostino (59' Pinzi), Dossena (84' Ferronetti); Pepe, Quagliarella, Di Natale (71' Floro Flores). (Saulo, Coda, Isla, Candreva). All. Marino

Arbitro: Dondarini di Finale Emilia
Ammoniti: Zapotocny, Zapata, Delvecchio, Pepe
Espulsi: Zapotocny (58' doppia ammonizione), Marino (64')
Recupero: 2' - 4'

venerdì 18 aprile 2008

La Roma passa, ma l'Europa rimane lì

L'udinese ce l'ha messa tutta ma non è riuscita a stendere la Roma, che riesce ad agguantare il pareggio e poi a ribaltare il risultato.

Sia ben chiaro. In questa partita si è vista una Roma tonica e reattiva e con enormi qualità tecniche. Data l'eliminazione dei giallorossi dalla coppa Campioni, forse ce lo dovevamo aspettare. È vero anche che personalmente mi aspettavo una Roma stanca e demoralizzata, visto che era 2 settimane consecutive che giocava ogni tre giorni. Ma come si sa, non bisogna fare nessun calcolo prima di una qualsiasi partita, importante o meno.
È stata comunque una partita giocata a viso aperto, con diverse occasioni da una parte e dall'altra. Non si può negare poi che i nostri giocatori non abbiano messo cuore ed anima per vincere. È stata una partita equilibrata giocata contro una squadra che ha dimostrato di essere molto forte. Già questa può considerarsi una vittoria.
Certo è che se Totò non sbagliava quel gol incredibile, impacchettato e servito dalla penosa difesa giallorossa, oppure se Quagliarella invece di allungarsi la palla, tirava una fucilata imprendibile per Doni ecc.. forse eravamo qui a parlare di una straordinaria vittoria e non si pensava nervosamente che la partita con la Sampdoria fuori casa è decisiva per l'ingresso in europa.
Non possiamo comunque incolpare nessuno. Hanno tutti fatto una bella partita, chi più e chi meno. Ci tengo a sottolineare la prestazione di Handanovic, uno dei migliori della partita. È stato in grado di fare parate incredibili che ci hanno consentito di sognare una possibile vittoria prima e un recupero poi. Secondo me diventerà un grande portiere.
Spero che in questo finale di stagione giochino ogni partita come hanno giocato con la Roma e la Fiorentina, con meno errori difensivi però.

Coraggio, la porta per la Champions non si è ancora chiusa del tutto. Bisogna essere l'Indiana Jones della situazione e riuscire a passare per quello spiraglio di gloria ancora raggiungibile.


UDINESE CALCIO - A.S. ROMA 1-3 (0-0)

Reti: 52' Di Natale, 64' Vucinic, 70' Taddei, 90' Giuly


UDINESE CALCIO
Handanovic; Zapotocny, Coda, Lukovic; Ferronetti (80' Zapata), Inler, D’Agostino ( 83' Pinzi), Dossena (77' Floro Flores); Pepe, Quagliarella, Di Natale. (Saulo, Colombo, Isla, Eremenko). All. Marino

A.S. ROMA
Doni; Cicinho, Mexes, Panucci, Tonetto; De Rossi, Pizarro, Taddei, Perrotta; Vucinic (92' Antunes), Totti (76' Brighi). (Curci, Esposito, Mancini). All. Spalletti

Arbitro: Rizzoli di Bologna
Ammoniti: Dossena, Pepe, Totti, Taddei
Espulsi: -
Recupero: 2' - 4'

sabato 12 aprile 2008

Pareggio a Siena. Adesso vogliamo i 3 punti!

Floro Flores trova un gran gol e consente all'Udinese di portare a casa il pareggio. Domenica la Roma verrà a farci visita e noi dobbiamo fare in modo di farla tornare a casa a mani vuote. Massima concentrazione e massima fiducia ai nostri ragazzi!

Siena-Udinese è finita 1-1, con una buona dose di sfortuna per noi. Certo, non si può dire che abbiamo giocato come con la Fiorentina, ma se avevamo un pizzico di fortuna potevamo vincere tranquillamente la partita. Ebbene si, perchè in diverse occasioni potevamo aprirla e chiuderla. Con le occasioni incredibilmente fallite da Di Natale, Dossena, Quagliarella e sul finale da Pepe, abbiamo portato a casa solamente uno striminzito pareggio, che in chiave Champions/UEFA ci ha leggermente compromessi, visto che ora siamo settimi, un punto dietro alla Samp e al Milan.
Mancano però otto partite che l'Udinese saprà sicuramente sfruttare per finire il campionato più in alto possibile, in modo da superare ogni aspettativa iniziale.

Il cammino però si fa già difficile, proprio a caminciare da Domenica, dove ci troveremo ad affrontare in casa una Roma super-arrabbiata per l'eliminazione di Champions e dove ora, con il rientro probabile del capitano Totti, probabilmente darà tutto per vincere il campionato a cominciare da questa partita. Noi, come al solito, dobbiamo essere superiori a loro sul piano tecnico (visto che su quello mentale già lo siamo) e, inoltre, anche superiori all'arbitro, come esperienza insegna. Quindi un solo grido ci deve unire: VINCERE! E VINCEREMO!

Ora bando alle ciance, e FORZA UDINESE!

SIENA - UDINESE 1-1 (0-0)

Reti: 69' Kharja, 77' Floro Flores

A.C. SIENA
Manninger; Rossettini, Portanova, Loria, Rossi; Vergassola, Galloppa, Coppola; Locatelli (65' Kharja); Maccarone, Riganò (65' Forestieri). (Eleftheropoulos, Ficagna, Jarolim, Alberto, Porta). All. Beretta

UDINESE CALCIO
Handanovic; Ferronetti (74' Floro Flores), Zapotocny, Lukovic; Mesto, Inler, D’Agostino (87' Isla), Dossena; Pepe, Quagliarella, Di Natale. (Saulo, Coda, Colombo, Pinzi, Candreva). All. Marino

Arbitro: Dondarini di Finale Emilia
Ammoniti: Mesto, Rossi
Recupero: 0' - 4'

lunedì 31 marzo 2008

Una Udinese stellare stende la Fiorentina

Inler, Di Natale e Quagliarella affondano la Fiorentina e ci portano a 3 punti dai viola. La volata Champions è cominciata!

Un'altra grande prestazione dell' Udinese, che non sembra soffrire di una difesa in emergenza e rimaneggiata. Mancavano all'appello tutti i difensori centrali (Zapata, Coda e Felipe) ma Mister Marino ha saputo rattoppare al meglio, inventando Zapotocny centrale e Ferronetti a destra (in realtà aveva già giocato in difesa a Palermo al posto di Lukovic infortunato).
L'Udinese parte subito forte, giocando la palla senza paura e mettendo sotto la Fiorentina per i primi 20 minuti abbondanti. Al 13' arriva il gol meritato, con un sinistro al fulmicotone di Inler che toglie la vernice dal palo alla sinistra di Frey. I viola si avvicinano al pareggio con un tiro di Montolivo che viene respinto dall'incrocio dei pali. Finisce così il primo tempo. Bella, veramente bella questa udinese.
In secondo tempo inizia così come abbiamo lasciato il primo tempo, con l'Udinese che tiene le redini del gioco e con i viola che si fanno vedere ogni tanto con qualche contropiede. Tutto sembra filare liscio fino al 60° minuto, quando Jorgensen lascia il posto a Vieri. Proprio lui va in rete sfruttando una sponda di testa di Pazzini. Pareggio Viola.
Ma i nostri giocatori, ci continuano a sorprendere piacevolmente. Non si demoralizzano e con una grande reazione di tutta la squadra, Di Natale ci porta di nuovo in vantaggio al 72°. Anche Quagliarella non vuole terminare la partita senza timbrare il cartellino. E al 76° ecco che arriva il 3-1 su tiro di Fabio, dopo la prima respinta di Frey.
Posso tranquillamente dire che questa partita è una delle migliori giocate dall'Udinese, considerando anche l'elevata caratura dell'avversario. C'era grande preoccupazione per la difesa, che invece ha giocato benissimo, senza fare grossi sbagli, sempre attenta e concentrata. Mi ha stupito soprattutto come Lukovic sia maturato così tanto quest'anno. Oggi è stato insormontabile. Anche Inler lo si dava per stanco, visto che ha giocato quasi tutte le partite, e invece ha segnato e si è inventato l'asist per Totò. Che dire: Spettacolare.
Vorrei infine salutare un grande giocatore dell'Udinese passata, un certo Jorgensen: "Sei sempre nei cuori dei Friulani, spero tu possa un giorno tornare qui a Udine. Ciao Martin!"

UDINESE - FIORENTINA 3-1 (1-0)

Reti: 13' Inler, 62' Vieri, 72' Di Natale, 76' Quagliarella

UDINESE
Handanovic; Ferronetti, Zapotocny, Lukovic; Mesto, Inler, D’Agostino, Dossena; Pepe, Quagliarella (80' Floro Flores), Di Natale (75' Isla). (Saulo, Colombo, Isla, Eremenko, Pinzi, Candreva, Floro Flores). All. Marino

FIORENTINA
Frey; Ujfalusi, Dainelli, Kroldrup, Gobbi; Kuzmanovic, Donadel, Montolivo (50' Osvaldo); Santana, Pazzini (68' Pasqual), Jorgensen (59' Vieri). (Avramov, Da Costa, Potenza, Papa Waigo). All. Prandelli

Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno
Ammoniti: Ferronetti, Osvaldo
Espulsi: -
Recupero: 1' - 4'

mercoledì 26 marzo 2008

Una prova impeccabile

Al Friuli, un 2-0 secco dell'Udinese a scapito dell'impalpabile Livorno, ci consente di intravedere traguardi più ambiziosi.

Prima Quagliarella, poi Di Natale, firmano la grande vittoria dell'Udinese, sabato scorso, allo stadio Friuli.
La partita inizia alla grande, con l'Udinese che si appropria del campo e confeziona diverse azioni pericolose dalle parti di Amelia. Il tridente veramente in forma, con Pepe, sprintoso nergli affondi mettono in seria difficoltà il Livorno che sembra essere rimasto nello spogliatoio. Al 19° Quagliarella si inventa una girata dalla trequarti con conseguente tiro e rete. 1-0. Grandissimo gesto tecnico di Fabio che sembra veramente in ottima forma. Tutto fila liscio poi fino alla fine del parziale.
All'inizio del secondo tempo, dopo un paio di minuti, bellissimo il contropiede di Di Natale che, con un diagonale preciso, porta a 2 le reti e assicura il risultato.
Davvero poca cosa questo Livorno che non sta per niente passando un bel periodo. Grande invece la prestazione dell'Udinese, che forse non avrà espresso al massimo il bel gioco, ma che ha saputo ottenere e mantenere con professionalità e cuore la vittoria. Ora bisogna preparare la prossima partita contro la Fiorentina al meglio, senza distrazioni di classifica, sapendo di essere in una stupenda forma atletica e coscienti che tutta la squadra è maturata molto dall'inizio della stagione e che ha ampi margini di miglioramento. Poi diciamo la verità. Se giochiamo come sappiamo, nessuno ci è superiore. Speriamo solo che Di Natale e Quagliarella, non tornino troppo stanchi o "rotti" dalla chiamata in nazionale.


UDINESE CALCIO - A.S. LIVORNO CALCIO 2-0 (1-0)
Reti: 19' Quagliarella; 47' Di Natale

UDINESE CALCIO
Handanovic; Zapotocny, Felipe, Lukovic; Ferronetti, Inler, D’Agostino, Dossena; Pepe, Quagliarella, Di Natale. (Chimenti, Coda, Isla, Mesto, Pinzi, Candreva, Floro Flores). All. Marino
A.S. LIVORNO CALCIO
Amelia; Grandoni, Knezvic, Galante (32' Rezaei), Pavan; Alvarez (54' Filippini A.), De Vezze, Filippini E., Pasquale; Diamanti, Tristan. (De Lucia, Vidigal, Loviso, Balleri, Rossini). All. Camolese
Arbitro: Trefoloni di Siena
Ammoniti: Pasquale, Pinzi, De Vezze
Espulsi: -
Recupero: 1' - 0'

giovedì 20 marzo 2008

Vittoria a Torino!

Tre punti conquistati nel difficile campo di Torino contro una squadra ostica e in forma. Il Goleador della giornata è Pepe, che con una magistrale punizione consente all'Udinese di andare in vantaggio e poi, di espugnare l'olimpico.

Purtroppo non posso dire di aver visto la partita. Leggendo sui giornali e sul forum di udineseblog, comprendo che ci sono stati degli episodi a nostro favore. Come il Torino è stato sfortunato segnando un gol in leggero fuorigioco (che forse non c'era) e prendendo un palo con Di Michele. Ma questo è il calcio. La palla è rotonda e, come tutti sanno, un giorno si fa una gran partita, senza trovare il gol, un'altro si gioca male ma porti a casa un risultato importante.
Per fortuna nostra, Mercoledì è finita 1-0 per noi. Forse non avranno offerto un grande prestazione, ma sicuramente hanno fatto del loro meglio per portare a casa i tre punti e ci sono riusciti. Questo è l'importante.
Purtroppo per noi, anche la Samp, espugnando S.Siro, ha portato a casa il risultato pieno a scapito del disorientato Milan che ormai non sa più dove sbattere la testa. E infatti subito sotto i diavoli, si riaffaccia la Samp e l'Udin, rispettivamente a distanza di 1 e 2 punti.
Ed ecco che domani pomeriggio arriva il Livorno ad Udine, in piena lotta salvezza, che ci concederà veramente poco. Dobbiamo affrontare questa partita seri e concentrati, coscienti che abbiamo tutte le carte in regola per vincere, ma nello stesso tempo tranquilli che il traguardo di quest'anno è stato ampiamente raggiunto e chissà che dentro l'uovo di pasqua ci sia proprio l'europa!

TORINO - UDINESE 0-1 (0-1)
Reti: 25' Pepe

TORINO F.C.
Sereni (46' Fontana); Comotto (8' Motta), Natali, Di Loreto, Lanna; Diana, Grella, Barone, Lazetic (61' Di Michele); Rosina, Stellone. (Della Fiore, Bottone, Corini, Recoba, Ventola). All. Novellino

UDINESE CALCIO
Handanovic; Coda, Felipe, Lukovic; Mesto, Inler, Isla, Dossena; Pepe, Floro Flores (78' Quagliarella), Di Natale (73' D'Agostino). (Chimenti, Zapotocny, Colombo, Eremenko, Pinzi). All. Marino

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Ammoniti: Lanna, Mesto, Lazetic
Espulsi: -
Recupero: 2' - 5'

domenica 16 marzo 2008

Udinese-Lazio: Pareggio Giusto

L'Udinese pareggia 2-2 contro una Lazio ordinata e in forma. C'è il rammarico di 3 nette occasioni da gol non sfruttate e che potevano farci vincere la partita.

Si parte male, non giochiamo, sbagliamo molti appoggi. Subiamoe, quasi in trance, per 20 minuti il gioco veloce e preciso della Lazio, che crea diverse azioni offensive con Rocchi e Bianchi, in grande forma. La nostra squadra non riesce a prendere il pallino del gioco e si limita solo a lanci lunghi per un'improbabile torre come Quagliarella. Era inevitabile quindi subire il primo gol. E questo avviene all' 12° del primo tempo con Rocchi, servito da Ledesma, che scarta l'incolpevole Handanovic, dopo un liscio di Felipe, e insacca.
Sembra piovere sul bagnato, quando il nostro D'Agostino esce acciaccato dal terreno di gioco e la suo posto Marino inserisce il giovane Isla, proprio nelle veci di regista. I nostri giocatori non riescono comunque a venire a capo del gioco per tutto il primo tempo, totalizzando un solo tiro in porta da parte di Totò, e sprecando uno smisurato numero di palloni.
Finora la squadra non sembrava neanche uscita dallo spogliatoio. Il secondo tempo inizia come si aveva chiuso il primo, nessun cambio, ma soprattutto nessun gioco da parte nostra. Ma ecco che comincia ad emergere, non il gioco e la determinazione, ma il carattere. Ecco infatti che al 57°, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Ferronetti arriva dalle retrovie ed insacca in scivolata il gol del pareggio momentaneo. Da questo momento in poi l'Udinese crea diverse occasioni da gol, sia con Pepe che con Quagliarella. Sembriamo in leggera ripresa, finchè arriva la doccia fredda: all'80° Ledesma segna il secondo gol con un gran tiro da 30 metri a fil di palo. Imprendibile.
A questo punto sembra tutto perso, ma i ragazzi ci sorprendono di nuovo, con un incredibile reazione da Grande, trovando il pareggio pochi minuti più tardi con un diagonale preciso di Di Natale e sfiorando la vittoria in due occasioni nitidissime. Una con Totò che spara alto dopo una insistente azione corale, l'altra con Pepe, che doveva solo appoggiare la palla in rete ma che, incredibilemente, la calcia completamente fuori.

Se mi doveste chiedere come chiuderemo il campionato di quest'anno, avrei notevoli difficoltà a darvi una risposta. Già, perchè l'Udinese si è dimostrata molto spesso imprevedibile, indecifrabile. Siamo una squadra che dopo certe prestazioni, ci fa sognare una qualificazione in Champions, e dopo altre ci porta a pregare S.Gennaro, ringraziandolo per essere già arrivati a quota salvezza.
A parte gli scherzi, a me piace sottolineare cosa di buono ha fatto vedere la nostra squadra in ogni partita. Ieri, mi è piaciuto soprattutto il carattere messo in campo nel secondo tempo, una reazione inaspettata dei giocatori in evidente difficoltà. Questa è la mentalità di una grande squadra e sono sicuro che Marino stia facendo un buon lavoro sotto questo aspetto. Bravo Isla, che a 19 anni a preso in mano la regia come un veterano. Ottima prestazione di Ferronetti, che facendo il suo lavoro ordinato, ha trovato anche il gol.
Visto? Gli aspetti positivi non sono pochi anche in una partita come quella di ieri. Ma invito i giocatori a trovare gli aspetti negativi e a lavorarci sopra con il mister.
E sono sicurissimo che i nostri campioni vogliono farci un bel regalo entro fine campionato. Ma si sa. I regali si aprono solo il giorno della festa, non prima....


UDINESE CALCIO - S.S. LAZIO 2-2 (0-1)
Reti: 11' Rocchi, 57' Ferronetti, 80' Ledesma, 86' Di Natale

UDINESE CALCIO
Handanovic; Zapotocny (85' Floro Flores), Felipe, Lukovic; Ferronetti (70' Mesto), Inler, D’Agostino (32' Isla), Dossena; Pepe, Quagliarella, Di Natale. (Chimenti, Coda, Mesto, Pinzi, Candreva). All. Marino

S.S. LAZIO
Ballotta; Behrami, Siviglia, Cribari, Radu (78' Kolarov); Mudingayi (63' Dabo), Ledesma, Manfredini; Meghni (53' Vignaroli); Bianchi, Rocchi. (Muslera, Rozenhal, De Silvestri, Tare). All. Rossi

Arbitro: Tommasi di Bassano d.G.
Ammoniti: Ferronetti, Bianchi, Felipe, Di Natale
Recupero: 1' - 4'

martedì 11 marzo 2008

Buon Pareggio a Palermo!

Udinese non molto brillante, ma concreta e cinica, che ha saputo contenere il buon Palermo di Guidolin. Raggiunti i 40 punti, che assegnano la preventiva salvezza, obbiettivo primario della società.

Palermo-Udinese 1-1. Questo è il risultato finale del match di Sabato sera scorso, che consente all'Udinese, pur non giocando al meglio, di guadagnare un punto sulla Fiorentina e di mantenere la sesta posizione in classifica, sola, sopra la Sampdoria.
L'Udinese tiene testa al Palermo di Guidolin e Amauri (recuperato in extremis e migliore dei suoi in campo) pur non giocando benissimo, ma sfoderando finalmente quella concretezza e quel cinismo che forse non aveva avuto fino ad ora. Nove contro uno, sono i tiri in porta a favore del Palermo che pur giocando bene, non riuscita a incrementare il vantaggio nel primo tempo e nella prima parte del secondo.
Un pareggio sudato e d'oro, dunque, considerando le tante assenze che hanno condizionato il match e soprattutto la prestazione dell'Udinese. Già, perchè Lukovic ha dato forfait all'ultimo minuto, seguendo la partita dalla tribuna e aggiungendosi agli ormai conosciuti Zapata, Mesto, Dossena e Zapotocny, quest'ultimi due fermati dal giudice sportivo.
Marino dunque è stato costretto ad inventarsi la difesa con Coda, Ferronetti e Felipe e gli esterni con Siqueira ed Isla, Ma nonostante questo, la squadra ha risposto abbastanza bene, restando solida, compatta e soprattutto concreta. Pur essendo passati in svantaggio, i ragazzi hanno cercato di reagire fin da subito, concedendo un po' troppo dietro, ma comunque rimanendo sempre pericolosi davanti con Totò e Floro Flores. Così l'impegno è stato premiato perchè siamo riusciti a pareggiare con un gran colpo di testa di Felipe, giocatore e leader finalmente ritrovato.
C'è da sottolineare inoltre, l'ottima prova di Isla, che pur non giocando quasi mai quest'anno, sembrava conoscere molto bene cosa fare e con chi dialogare. Molto probabilmente Mr. Marino lo utilizzerà ancora in questa ultima parte di campionato.
Ora c'è bisogno di trovare la condizione ottimale e continuità di risultati per poter ambire a traguardi più ambiziosi. Ma mi fermo qui, in attesa di vedere la prossima partita contro la Lazio.



PALERMO - UDINESE: 1-1
Reti: 33’ Simplicio; 63’ Felipe

PALERMO:
Fontana; Rinaudo, Barzagli, Biava; Zaccardo, Guana, Simplicio, Migliaccio, Cassani; Amauri, Cavani (73’ Jankovic). (Agliardi, Cani, Tedesco, Caserta, Bresciano, Miccoli). All. Guidolin

UDINESE CALCIO
Handanovic; Coda, Felipe, Ferronetti; Isla, Inler, D’Agostino (90' Pinzi), Siqueira; Pepe, Quagliarella (53’ Floro Flores), Di Natale. (Chimenti, Mesto, Colombo, Eremenko, Candreva). All. Marino

Arbitro: Russo di Nola
Ammoniti: Isla, Cassani, Biava, D'Agostino
Recupero: 0' - 3'

sabato 8 marzo 2008

Difesa rimaneggiata, ma divertiamoci, Grande Giove!

Stasera alle 20.30 ci sarà l'anticipo della 27a giornata di campionato, dove l'Udinese affronterà in trasferta il forte Palermo, cercando di sbancare il "Barbera".

Ora è il momento di divertirsi. Certo, perchè con i 3 punti conquistati con l'Atalanta in casa, ci siamo portati a 39 punti, raggiungendo così in anticipo l'obbiettivo "salvezza" che ci eravamo prefissati. Ora tutto quello che viene in più è tutto di guadagnato. Percui non facciamo calcoli, non guardiamo la classifica, ma persiamo a giocare a calcio, divertendoci e divertendo il pubblico.
Certo, quella di Palermo non è una partita facile, perchè Guidolin è il cerca di punti per poter puntare alla UEFA, obbiettivo prefissato dal presidente Zamparini, quindi non farà sconti. E poi abbiamo delle assenze importanti soprattutto in difesa.
Infatti con Dossena e Zapotocny squalificati, Zapata assente, che non ha recuperato ancora dall'infortunio, e Lukovic, che sembra possa dare forfait all'ultimo minuto per un problema muscolare che lo ha tartassato per tutta la settimana, la difesa sarà completamente da inventare. Verrà inserito in difesa Coda dal primo minuto con Felipe e Lukovic (se non dovesse farcela verrà arretrato Ferronetti). Sulla fascia sinistra, uno tra Siqueira (favorito) e Isla al posto di Dossena. Probabile anche che Marino faccia riposare uno tra Quagliarella e Di Natale dando più spazio a Floro Flores, in ottima forma.
Mancheranno giocatori importanti, ma non mancherà di certo la voglia di far bene e la tranquillità, cercando di sfruttare gli spazi che creeranno sicuramente i siciliani ma, soprattutto, cercando di giocare un bel calcio.
Quindi la probabile formazione che scenderà in campo contro il Palermo è questa: Handanovic; Coda, Felipe, Lukovic; Ferronetti, Inler, D'Agostino, Siqueira; Pepe, Quagliarella, DI Natale.
Da sottolineare la dichiarazione di Pepe di qualche giorno fa: "Viviamo alla giornata: è la cosa migliore che potessimo fare fino ad ora e credo proprio che continueremo a farlo fino alla fine. A dodici giornate dal termine possiamo giocare con la testa libera da preoccupazioni. Non c'è il rischio di rilassarsi, una squadra così giovane non può non avere la voglia di migliorarsi. Per me è una partita importante come tutte le altre, l'impegno ce lo metto sempre in tutte le gare, a prescindere dal fatto di essere un ex o meno. L'importante è che l'Udinese riesca a disputare una buona gara prima di tutto: attraverso il bel gioco arrivano anche i risultati".
È quello che tutti noi volevamo sentirci dire, ed è sicuramente quello che pensa tutta la squadra. E allora forza e coraggio e scendiamo in campo per divertirci!

martedì 4 marzo 2008

Recensione: Ratatouille (Pixar, 2007)

Tornano sul grande schermo Disney e Pixar, con un film affidato alla mano sapiente di Brad Bird
e il risultato è davvero ottimo. Ratatouille è delizioso. In questa appagante favola, leggera come un sufflé, di un coraggioso roditore francese con la passione della cucina, gli chef della Pixar hanno mescolato tutti gli ingredienti giusti: abbondante umorismo visuale e verbale, geniale comicità fisica, fino a formare un impasto caldo e irresistibile che riuscirà a parlare al fanciullino interiore di ognuno.


"Ratatouille" narra la storia di un topolino di campagna di nome Remy, timido e dall'olfatto sensibilissimo, che cerca di realizzare il suo più grande sogno, cioè di diventare un grande chef, a dispetto delle aspirazioni della sua famiglia e, ovviamente, dell'essere un topo.
In seguito ad un incidente che ha portato l'intera sua colonia a scappare dalla casa di campagna dove viveva, Remy si ritrova solo a Parigi e arriva proprio al ristorante del deceduto Chef Gusteau, che, con il suo libro "tutti possono cucinare", ha ispirato la sua passione. Introdottosi furtivamente nella cucina, il "piccolo chef" sfrutta tutte le sue abilità e tutto il suo talento nel migliorare la zuppa che Linguini, uno sguattero alquanto imbranato, rovina con i suoi movimenti maldestri. Il risultato è ottimo: la zuppa è una vera e propria squisitezza.
Nasce così una sinergia tra i due che li porta a collaborare, con Remy a condurre le azioni di Linguini come un burattinaio muove il proprio burattino, in modo sicuramente semplicistico ma nel contempo esilarante.
Ratatouille è, in definitiva, una commedia brillante d'altri tempi, densa di ritmo, dialoghi brillanti ed equivoci, per la quale l'aggiunta "d'animazione" come specifica di "cinema" rischia di non renderle giustizia. I personaggi sono tutti ben delineati e sfaccettati, meraviglioso il ritratto del temibile critico Anton Ego, che, senza pietà, decreta morte, vita e resurrezioni dei ristoranti di Parigi.
La tecnica realizzativa è magistrale e creativa, la sceneggiatura è fresca e vivace, molto divertente e a tratti surreale. Le risate sono frequenti, ma il film non cade mai nel demenziale, linea sempre rispettata fermamente dalla Disney.
Visivamente è una goduria: dalla consistenza dell’acqua, al manto dei topi, alla lucidità realistica delle pentole di rame ma in realtà banalizziamo l’eccellente lavoro di rendering col solo elenco delle prodezze computerizzate; narrativamente è una girandola di incastri, situazioni e personaggi azzeccati: il perfido Skinner, i cuochi in cucina, la compagnia dei ratti, Parigi al meglio di come l’abbiamo fissata nella memoria e infine, tecnicamente ineccepibile.
Un esempio praticamente perfetto di pop-art, e anche uno dei migliori ritratti di un artista mai realizzati su pellicola. Garantisce quel genere di piacere profondo e coinvolgente, allo stesso tempo semplice e sofisticato, che i migliori film hanno sempre promesso. Insomma, l'ennesimo capolavoro di animazione della Pixar, che ha riscosso un grande successo sia dalla critica sia dal pubblico (e dal sottoscritto!), è senz'altro un capolavoro imperdibile sia dai piccini che da un pubblico adulto.

lunedì 3 marzo 2008

Batte il Cuore Bianconero!


Siamo tornati a vincere al Friuli, dopo quasi tre mesi di astinenza, con una buona prestazione, con molta testa e tanto CUORE. L'Udinese supera una spenta Atalanta con una prestazione maiuscola, grande concretezza in fase offensiva e ottima gestione del doppio vantaggio.

Si è alzata finalmente la nebbia, scesa sull'Udinese nella partita contro il Genoa, poi presente anche a Parma, accompagnando i friulani come la nuvoletta dell'impiegato Fantozzi. Grazie ad una grande prestazione e soprattutto ad un grande cuore, i nostri ragazzi hanno portato a casa il risultato pieno.
Con un 2-0 e senza aver rischiato niente in difesa, l'Udinese sopperisce ai soliti problemi di rosa, ridotta ormai all'osso, e al problema della stanchezza psico-fisica ritrovando la strada per il successo. Ritrovato finalmente anche Quagliarella, autore del primo gol su calcio d'angolo di Pepe, e protagonista della partita sfiorando la rete per altre 2 volte. Grande anche Totò che, come sempre, prende per mano la squadra conducendola alla vittoria come solo un vero capitano è in grado di fare, e chiude la partita segnando il 2-0. Da sottolineare anche la bella partita di D'Agostino, in continua crescita e che in settimana è diventato papà della piccola Natalie (a proposito: Auguri Gaetà!), e Dossena, che con le sue sgroppate sulla fascia è ormai da Nazionale.
Complimenti poi a tutta la squadra per una prestazione superba. Questa è la vera Udinese che vogliamo, ma attenzione, però, a non rimontarsi la testa! Non rilassiamoci, abbiamo ancora 12 partite da giocare al massimo! Non guardiamo la classifica, pensiamo alla prossima partita contro il Palermo di Guidolin e giochiamola come fosse la finale di coppa del mondo. In fondo, ci manca ancora 1 punto per la salvezza, no?

giovedì 28 febbraio 2008

Coraggio! Ritroviamoci!

Dopo la seconda sconfitta consecutiva (Parma-Udinese 2-0) abbiamo bisogno di ritrovarci. Già, ora anche il gioco ci ha lasciato, così come il morale. Abbiamo bisogno di ritrovarci per poter riuscire a riprendere il cammino iniziato nel girone di andata.

Periodo nero, l'abbiamo ormai assodato. Che i mesi di Gennaio-Febbraio siano i peggiori per quanto riguarda i risultati lo sapevamo ormai da anni. Aggiungendo poi che anche le squadre allenate precedentemente da Marino avevano lo stesso problema.
Già, perchè meritare 2 sconfitte consecutive non è da Udinese. Perché NON giocare come abbiamo fatto con il Genoa, non è da Udinese. Perché giocare con sufficienza e per il pareggio come abbiamo fatto a Parma mercoledì sera, non è da Udinese.

Ma ora Febbraio è finito e non si può pensare ad altro che riprendere a fare punti, lasciando stare per un bel po' di tempo, facciamo Maggio-Giugno, discorsi di Uefa, Champions o quant'altro. Affrontiamo ogni partita con l'unica e semplice idea di fare 3 punti. Solo 3 punti, a se stanti, dimenticando eventuali calcoli di classifica. Dobbiamo riprendere in mano quell'umiltà che abbiamo lasciato nel cassetto 2 mesi fa e affrontare ogni partita che ci rimane come se fosse la finale di Champions League con il Real Madrid o Barcellona o Liverpool...
Attenzione, però. Non voglio dire che siamo in una situazione tragica, ma difficile sì. Percui dobbiamo impegnarci di più e cercare di giocare soprattutto per divertirsi, ritrovare cioè la gioia di giocare a calcio. Ritrovare la gioia, vuol dire ritrovare il bel gioco che ha portato ai risultati ottenuti nel girone d'andata. E per ritrovare questa gioia, serve tranquillità e compattezza in campo ma soprattutto negli spogliatoi, dove si riescono a curare tutte le ferite mentali che ci siamo procurati in questo periodo nero e che impediscono di esprimerci al meglio. Dunque, Depressione vade-retro!
E a questo proposito voglio citare alcune parole dette da D'Agostino ad un'intervista dopo la partita di Parma: "A noi non piace pareggiare, noi giochiamo per vincere. Anima e cuore ce li mettiamo sempre!" E afferma con decisione:"Sono convinto che chiuderemo con un grande girone di ritorno. Siamo consapevoli di essere un grande gruppo, una grande squadra e sapremo risollevarci perchè abbiamo anche un grande tecnico."
Questo è quello che vogliamo noi friulani ed è quello che ci vuole per ritrovare gioco e risultati.
Domenica quindi, sarà una partita difficile da affrontare, ma che, con la convinzione giusta e una buona dose di umiltà, possiamo fare nostra. Diciamo pure che l'Atalanta è una squadra forte e temibile come l'Inter di quest'anno e che soltanto una partita perfetta da parte nostra può metterla alle corde.
Ah, dimenticavo: TUTTI ALLO STADIO per sostenere la nostra squadra!

lunedì 25 febbraio 2008

Calo di zuccheri....

Udinese sconfitta in casa per 3-5 dal Genoa, anzi no. Da Borriello. Invece di cavalcare la cresta dell'onda, siamo stati sommersi da un onda anomala, senza neanche sforzarsi di urlare...

Ebbene si. Sconfitti subendo 5 gol in casa. Drammatico resoconto di una partita giocata lasciando la testa negli spogliatoi. I nostri giocatori sono stati completamente irriconoscibili rispetto alla gara di Reggio.
Tutti si aspettavano finalmente il tanto atteso salto di qualità, la conferma che la squadra ha raggiunto la maturità necessaria per raggiungere gli obbiettivi prefissi facendo un gara tranquilla, o per lo meno soffrendo poco. Questo non è avvenuto e spero sia solo rimandato. Abbiamo avuto altresì la conferma che quando l'udinese è chiamata a fare questo salto di qualità, la squadra vera scompare e appare come per magia la brutta copia.
Giocatori privi di motivazioni, ecco quello che si è visto in campo, senza possibilità di distinguerne il peggiore, nonchè il migliore. Se poi aggiungiamo agli avversari un certo Borriello, che tende a divertirsi sempre quando vede "bianconero friulano" facendo tripletta, senza marcarlo stretto, allora vuol dire la testa era a spasso per chissà quali strade, forse quelle della Champions o dello scudetto, mah...
"Udinese impallinata!" scrive il Messaggero Veneto: io lo modificherei in "Udinese AUTO-impallinata!" dovuto alle notevoli distrazioni e alla notevole svogliatezza con cui hanno affrontato la partita.
Nota negativa è stata anche la curva NORD. Canto flebile confrontato a quello di una tifoseria ospite che, seppur in evidente inferiorità, è stata in grado di sopraffare i nostri canti ed eventualmente di sputare l'anima per la propria squadra. "Massepasût!!" dicono in friuli; cioè i tifosi sono abituati troppo bene. Così come sono abituati i soliti spettatori in tribuna (faccio notare che ho detto spettatori e non tifosi) che non perdono l'occasione per insultare anche Totò, anche lui in giornata grigia.
Mercoledì siamo a Parma... Sarà la volta buona? In bocca al lupo ai nostri ragazzi...

venerdì 22 febbraio 2008

Cavalcare L'Onda!

Reggina-Udinese: 1-3. Una Magica doppietta di Di Natale fa volare l'Udinese! Ora si sente il bisogno di cavalcare l'onda...

Mi illumino d'immenso!

Ottima partita dei ragazzi in campo contro la Reggina domenica scorsa, per la 23a giornata di campionato. Grazie a una perfetta prestazione e soprattutto una grande voglia di vincere, sono riusciti ad espugnare il difficile campo di Reggio Calabria. Ritrovato anche il grande Totò Di Natale, che forse nelle ultime partite aveva sofferto troppo la marcatura stretta delle squadrone, siglando la doppietta e consentendoci di portare i 3 punti in Friuli. Anche Pepe ha dimostrato di essere in forma smagliante, segnando un gol dopo 8 minuti dal fischi di inizio della partita, e aiutando la difesa per tutta la partita. Da notare inoltre la splendida prestazione di D'Agostino, che oltre a fare assist, recupera un gran numero di palloni, come il miglior incontrista.
Complimenti a Dossena che dopo aver dimostrato di essere bravo, ci sta facendo credere di essere un campione. Eh si. Basta guardare la veronica che ha fatto sul terzino della reggina per rimanere a bocca aperta. Poi, non vedo correre così tanto un giocatore da tanto e tanto tempo. Direi che l'aggettivo giusto è INCONTENIBILE.
Complimenti a tutta la squadra.
Però, considero più costruttive alcune critiche. Infatti, non siamo stati perfetti in fase difensiva. Qualche piccolo errore ci poteva costar caro. Forse siamo stati poco attenti e superficiali nelle chiusure. In fase offensiva, buttiamo via ancora troppi palloni oltre ad aver sprecato un'occasione d'oro (quella di Totò nel 1° tempo, per intenderci). Sia ben chiaro, del gioco espresso fin'ora non mi lamento proprio per niente. Anzi, avrei messo firma a inizio stagione per il 6° posto. Però per migliorare, si sa, bisogna sempre andare a cercare il pelo nell'uovo.
Se riusciamo a sfruttare di più le occasioni che ci capitano e riusciamo a creare dei contropiedi senza errori in fase di appoggio e in velocità (nostra caratteristica) riusciremmo a far male a chiunque. Molto male.
Dopo la fantastica vittoria a Reggio, non ci resta che cavalcare l'onda degli ottimi risultati per raggiungere al più presto la salvezza (che è a -4)e per poi sognare magari qualcosa di più. Sempre, però, mantenendo i piedi per terra.

lunedì 18 febbraio 2008

Rocket Launcher USB! È Guerra!

Il luogo di lavoro è diventato pericoloso? C'è qualcuno dei tuoi colleghi che si merita un missile in testa? Un tuo collega ti ruba le ciambelle in ufficio? Oppure ha iniziato una guerra che non voleva nessuno? La corsa alle armi è aperta. L'ultima innovazione della tecnica degli armamenti, ha invaso il mercato!

Oggi è il giorno in cui verrà attaccato a sorpresa il vostro nemico (nonchè collega). Il nuovo "Rocket Launcher USB" non potrà mancare sulla vostra scrivania. Esso vi consentirà di vincere l'estenuante guerra con il vostro nemico di ufficio. Per averlo subito operativo, basta semplicemente collegarlo alla porta USB ed installare il software in dotazione. Il software è molto semplice da usare e vi permette di gestire la rotazione del lanciamissili di 180 gradi e l'inclinazione di 45 gradi, tramite la tastiera o il mouse. Inoltre, sempre tramite un click del mouse, potete sparare il missile, con tanto di effetti sonori. Il software è compatibile anche con Windows Vista. Inoltre non ha bisogno di batterie, rende l'alimentazione direttamente dall'USB.
La gittata del missile è di circa 3m per una copertura totale massima di 113 mq.
Requisiti minimi:
CPU Intel Pentium II o AMD Athlon 2,66 Mhz.o superiore
Windows XP
64 Mb ram
Porta usb 1.1
Ottimo anche il prezzo: 39€ + spese di spedizione. Su Ebay è acquistabile anche a 25€ spese di spedizione incluse!
Non dovrai mai perdere tempo facendo fotocopie delle tue parti del corpo più intime! E 'il regalo perfetto per colui che combatte la sua battaglia attraverso la giungla di cemento! Oppure un ottimo modo per fermare il gatto che salta sui mobili di casa!




sabato 16 febbraio 2008

La partita della svolta

Dopo la sconfitta in casa con la Juve (anche se non meritata) dobbiamo sicuramente raddrizzare la rotta. Infatti, in 5 partite abbiamo raccimolato solamente 4 punti. No, non sono per niente preoccupato. Dopo il grande girone d'andata realizzato dai nostri ragazzi, non si può essere preoccupati. Sapendo, poi, che il resto dei punti li abbiamo persi con MILAN, JUVENTUS, INTER, NAPOLI, preoccuparsi sembra suonare quasi assurdo.
Ed ora, contro la Reggina non abbiamo altra scelta che vincere.
"
I valori tecnici della Reggina dell'andata sono diversi rispetto a quelli attuali: ci sono stati innesti importanti, come quello di Makinwa. Noi finora non abbiamo ricevuto aiuti dalla fortuna o da episodi. Le partite che andiamo ad affrontare non sono certamente facili, ma è ora di cominciare a fare punti". È quello che ha detto Mister Marino alla vigilia della partita soprannominata "della svolta". Mesto (infortunato) e Quagliarella (squalificato) non saranno della partita, come anche altri come Pinzi, Obodo (che probabilmente ha terminato la stagione) , Asamoah, ed Eremenko, bloccato dall'influenza. Ma la vittoria deve arrivare comunque, in modo da raggiungere prima possibile la salvezza (i 40 punti) per poi giocarcela con più tranquillità.
La formazione che Marino schiererà sarà quella di un classico 3-4-3 con: Handanovic; Zapata, Felipe, Lukovic; Ferronetti, Inler, D'Agostino, Dossena; Pepe, Floro Flores, Di Natale; In panchina: Chimenti, Coda, Zapotocny,Colombo, Isla, Candreva, Laurito.
Quella di Reggio sarà una gara da interpretare con assoluta precisione tattica, cercando di non fare nessun errore in fase di chiusura e sfruttando il più possibile quella che è la nostra più importante qualità: Il Contropiede. Ripartenze veloci e passaggi precisi devono consentire ribaltamenti di fronte immediati, in modo da permette alle nostre punte di andare in gol. Siccome la Reggina attaccherà con una certa intensità, perchè ha bisogno di punti, le occasioni non mancheranno.

martedì 12 febbraio 2008

Ecco l'MP3 a manovella!

Eh, si. Proprio così. È ormai imminente l'arrivo sul mercato di un nuovo lettore MP3 a manovella, progettato e ultimato da un settantenne inventore inglese, Trevor Baylis. Basta dargli la carica tramite la manovella e funziona senza bisogno di elettricità!
È la soluzione ideale per la spiaggia o lungo week-end in campagna.
Si chiama Eco Media Player e consentirà all'utente di memorizzare fino a cinquecento canzoni nel formato più famoso e diffuso, l'MP3, oppure in altri formati, quali WAV, OGG, WMA, ASF. Inoltre può essere anche utilizzata come Radio, videoplayer, photo viewer, visualizzatore di ebook, hard disk portatile, torcia e registratore. Non solo. Reggetevi forte: può anche ricaricarvi il cellulare in caso di emergenza!
Poi, se si vuole, questo dispositivo può anche registrare da un vostro vecchio vinile LP, per portare la vostra raccolta di musica in digitale! Se c'è qualcosa altro sul mercato così versatile...
L' Eco Media Player possiede un'autonomia massima di 20 ore circa grazie a una batteria a litio, ma con 1 minuto di carica "manuale" lo si fa funzionare per 40 minuti; comunque è possibile caricarlo tramite la porta USB. Dispone di un 1,8 "schermo a colori, e 2 GB di memoria interna che può essere ampliata con l'aggiunta di una SD Memory Card fino ad un massimo di 8 GB.
Per "contro" posso dire che non ha dimensioni molto contenute, ma rimane sempre un lettore tascabile, che, per la gioia degli ambientalisti, sarà presto venduto in Gran Bretagna a circa 190 euro.

È possibile già trovarlo in vendita su Ebay! Provalo...
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sabato 9 febbraio 2008

Momento della verità


È giunto il giorno della verità. Domani sapremo finalmente se siamo in grado di affrontare il cammino per la champions. Oppure se ci dovremmo accontentare (per modo di dire, eh!) della qualificazione Uefa o addirittura della salvezza.

Domani affronteremo la Juventus, squadra che i quotidiani in questi giorni reputano penalizzata dagli arbitri e che, se così non fosse stato, sarebbe prima in classifica. Dichiarazioni che condizioneranno l'arbitraggio di domani. Ma ormai non mi fa ne caldo e ne freddo.
Ultimamente non stiamo giocando bene. Non siamo lucidi e sembriamo piuttosto stanchi. Senza contare che mancheranno Felipe e Pepe per squalifica ed altri per infortunio. Mettiamo poi che la Juve ha recuperato Buffon, Trezeguet e Del Piero dai rispettivi infortuni. E ci possiamo scordare anche il rigore: non ce ne hanno dati per 21 giornate, non vedo perchè debbano darcelo proprio domani! Il quadro della situazione non ci disegna certo come favoriti.
Ma ora chiedo ai ragazzi di dare il tutto per tutto, di sputare l'anima per questa maglia, per battere la Juventus e l'eventuale arbitraggio negativo, cercando di sfruttare ogni occasione che ci capita. Quindi, per tutti, ma soprattutto per l'attacco, per colazione bisogna preparargli pane e cinismo.
È vero, non ci dimentichiamo che la Juve e sempre la Juve, ma siamo stati abbastanza bravi da vincere all'andata, e dobbiamo superarci per batterla di nuovo. Io sono carico, sto per esplodere e domani sarò in prima linea a tifare la mia squadra, come spero facciano tanti friulani.
Tiriamo tutti fuori l'Orgoglio di essere bianconeri, di essere friulani e scendiamo in campo con loro. Con i nostri eroi. Con la nostra Udinese!

venerdì 8 febbraio 2008

LOST: Piardûs! - 3a SERIE












In questi giorni ho terminato di vedere la 3a serie di LOST (PIARDÛS come dicono qui in friuli) e mi pare che si sia ripresa alla grande, dopo il calo, oltre che di ascolti anche di contenuti, avuto durante la seconda serie.
Con questa stagione vengono svelati alcuni misteri che tormentavano lo spettatore ancora dalla prima serie. A dire la verità, ha avuto un inizio sofferto, impegnato a sollevare allo spettatore altri misteri e altre domande. Ma poi, gli autori hanno dato una sterzata significativa verso metà stagione, inserendo più azione e offrendo le risposte ad alcune domande, portando un rinnovato interesse alla serie TV.

Oltre alle prime sei puntate, che, pur facendo parte della terza serie, si possono considerare tranquillamente come un prologo, l' intera stagione è suddivisibile in due fasi principali.
La prima fase è caratterizzata interamente dedicata alle disavventure del terzetto composto da Jack, Kate e Sawyer, che, catturati dagli "altri", si ritrovano confinati in un'altra piccola isola, vicina a quella “madre” in attesa di conoscere il proprio destino. Questo permette di approfondire la conoscenza degli "altri" ed in particolare di alcuni personaggi che si riveleranno molto importanti nel prosieguo di stagione: Juliet e Ben; inoltre fa luce su alcuni dei misteri che riguardano l'attività della Dharma. Sull'isola invece si sviluppano le storie degli altri protagonisti, Desmond e Charlie in particolare, che scoprono di essere molto legati tra loro.
Nella seconda fase l'intero gruppo di protagonisti si riunisce di nuovo, si scopre la vera "missione" di alcuni personaggi come Locke, Jack, Charlie e Desmond, con svariati colpi di scena, momenti di vera e propria azione cinematografica e tanti, tantissimi attimi di suspance. La serie acquista velocità e vigore, anche grazie a una serie di trovate davvero azzeccate da parte degli autori che culminano, in uno dei più atipici e incredibili finali mai visti.

Naturalmente non è stata abbandonata dagli autori la caratteristica portante del telefilm, che personalmente adoro: i flashback. Questi, oltre a raccontare le storie passate dei singoli personaggi, permettono anche di vedere le stesse storie intrecciarsi tra loro. Questa è la qualità, a mio parere, più affascinante e geniale del telefilm, che peraltro caratterizza sopratutto gli ultimi episodi della serie, lasciando con la voglia insostenibile di sapere come va a finire, impazienti di vedere la 4a serie (che probabilmente trasmetteranno su sky FOX verso settembre-ottobre 2008).


Un consiglio a coloro che non hanno visto il telefilm (oppure che hanno visto alcune puntate a caso, facendo zapping) e che vogliono vederlo: cominciate con calma dalla prima puntata della prima serie ;) Come fare? Attendere la rimessa in onda della prima serie e poi seguirla senza perdere una puntata, oppure acquistare il cofanetto e vedersi tutte le puntate con calma!

martedì 5 febbraio 2008

Recensione: Carrie, Stephen King

CARRIE di Stephen King
edito da Bompiani (1° ed. Sonzogno, 1977)

la storia aggiacciante di una ragazza e del suo straordinario potere.

La storia racconta di una liceale, Carrie White, che, progressivamente scopre di avere poteri telecinetici, cioè poteri che le consentono di muovere le cose con la sola forza del pensiero. Questo potere si manifestò quando Carrie aveva tre anni dopo il primo shock della sua vita. Poi rimase represso da una madre pazza e ultra religiosa, che atterrisce la ragazza con l'idea costante del peccato carnale e che ritiene il potere proveniente dal Diavolo. Tormentata anche da suoi compagni di scuola, Carrie, spezza il suo equilibrio troppo a lungo controllato e esploderà il suo potere, provocando distruzione, orrore e morte.

Carrie è stato pubblicato per la prima volta nel 1974 e ha introdotto il mondo per l'ormai leggendario Stephen King. Carrie coinvolge una diversa tecnica di scrittura che, diventerà il consueto stile di King. La costruzione della storia è fatta in un modo in cui nella nuda trama, la narrazione è scritta in terza persona. Ci sono altre varie fonti che contribuiscono alla trama, come scarti di giornali, frammenti di saggi e di diritto psicologico relazioni cosparsi in tutto il romanzo, spostando il lettore in diverse prospettive, da passato a presente (o da presente a futuro, a seconda di come si desidera vedere). Questa tecnica abilmente costruita, si basa sulla sospensione del romanzo, con un costante e rapido richiamo al disastro e alla carneficina che vi attende alla fine.

King è superbo nella creazione delle personalità di tutti i personaggi coinvolti, disegnandoli con tanta cura, creando per ognuno un'anima e rendendoli decisamente reali. Fin dall'inizio si prova simpatia per Carrie e rabbia per i suoi persecutori. Ma con la manifestazione del suo potere, il lettore si trova in una posizione scomoda per giudicare le sue azioni. Questo crea un pensiero-aspetto provocatorio e stimolante per il romanzo che vi porterà a riflettere a lungo, anche dopo la fine della libro.

Il romanzo è un magico capolavoro di orribile suspense. La tensione in tutto il romanzo è così netta e preoccupante, che rimarrà con voi per molto tempo dopo aver chiuso il libro. Grazie a questo romanzo (pubblicato grazie a sua moglie Tabitha), Stephen King entra nella storia dei più grandi romanzieri contemporanei, forse il più grande per gli horror. Perché leggerlo? Un motivo su tutti: chi volesse comprendere il motivo della fama di Stephen King, più che guardare agli ultimi romanzi deve tornare ai suoi primi scritti, di cui Carrie costituisce uno dei migliori esemplari.

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lunedì 4 febbraio 2008

UNO SPOT PER L'UDINESE

Forza Udinese!

Periodo nero questo, per l'Udinese. La mia squadra preferita ha perso la 4a posizione nel campionato di Serie A qualche settimana fa, mercoledì è stata eliminata dalla coppa Italia dalla bestia nera Catania ed ora, dopo aver perso col Napoli sabato scorso (con un arbitraggio spazzatura), l'ombra malvagia del Milan l'ha raggiunta al quinto posto minacciando anch'essa il sorpasso.

Diciamo la verità. A Napoli non abbiamo giocato bene. I ragazzi sono stati poco lucidi e concentrati. Abbiamo subito un gol nei primi minuti a causa di una serie ripetuti errori. Ma abbiamo avuto la forza e la fortuna di pareggiare 5 minuti dopo. Poi però, quando finalmente sembravamo aver recuperato sul piano mentale, TAC! è cominciato l'arbitro-show. Doppia ammonizione a Pepe per simulazione di un fallo effettivamente subito a 40 metri dall'area avversaria. Mai vista una cosa del genere. Ammonire per simulazione quasi a centrocampo! Ennesima beffa arbitrale. Da questo punto in poi l'arbitro non ha fatto altro che ammonire i nostri giocatori anche per falli veniali. Strano. Domenica prossima arriva la Juve in casa, eppure Moggi non c'è...

Contro la Juve dunque, non ci saranno Pepe (dopo il danno anche la beffa, sarà squalificato per 2 giornate) e Felipe. Calcolando che l'Inter ci ha infortunato Mesto con quell'entrata kamikaze di Cesar e che non avremo neanche Pinzi, Obodo (infortunati) e Asamoah in coppa d'africa, avremo vita dura contro la Signora.

Ma, come diceva Oronzo Canà: "Domenica un solo grido ci deve unire: Vincere e vinceremo!". Dobbiamo sopperire alla mancanza dei giocatori con il cuore, dare il tutto per tutto per questa maglia. Per Udine. Per la nostra città. E noi di Aristoteles ne abbiamo più di uno......

Forza UDINESE!!!

domenica 3 febbraio 2008

1,21 Gigowatt! Grande Giove!

Vecchio Emmett Brown: No, no, questo aggeggio è elettrico ma ci vuole una reazione nucleare per generare 1,21 gigowatt di elettricità che mi serve. Vieni, Einstein, vieni...
Giovane Emmett Brown: Che cosa ho detto? (riavvolge il nastro)
Vecchio Emmett Brown: Questo aggeggio è elettrico ma ci vuole una reazione nucleare per generare 1,21 gigowatt di elettricità...
Giovane Emmett Brown: 1,21 gigowatt?! 1,21 gigowatt? Bontà divina!

Chi non ha mai visto il mitico film "ritorno al futuro" del grande Robert Zemeckis? Pochissimi credo. Come pochissimi non sanno (forse nessuno) che la macchina del tempo che fu scelta dal dottor Emmett Brown era la mitica GMC Delorean. Ma cosa permetteva a questa bella auto di viaggiare nel tempo? Bhè, il flusso canalizzatore, naturalmente. Non è nint'altro che il dispositivo principale, il cuore pulsante della delorean, grazie al quale l'energia prodotta da una reazione nucleare, pari a 1,21 Gigawatt (o Gigowatt come dice Doc), viene completamente incanalata e sfruttata per raggiungere uno scopo ben preciso: viaggiare nel tempo. Il flusso canalizzatore (in originale flux capacitor) fu creato dopo una botta in testa dovuta ad una (providenziale) caduta che lasciò nella mente del "Doc" quel famoso disegno a tre linee collegate. Forse è lo stesso tipo di botta che mi ha convinto ad aprire questo Blog. Forse no.

88 miglia all'ora. Arrivare ad 88 miglia all'ora. Questo l'obbiettivo. Arrivare a 88 miglia all'ora perchè il flusso canalizzatore entri in funzione e trasporti la deloran a spasso nel tempo, per aver la possibilità di recuperare gli sbagli del passato. Oppure per scommettere sugli eventi futuri e diventare ricchi (come Bif nel secondo film della saga). A chi non piacerebbe?

Ma la verità è che questi sbagli che noi vorremmo cancellare fanno parte della nostra esistenza e sono fondamentali per l'esperienza di vita. Cancellare uno sbaglio porterebbe solamente a rimandarlo a domani. Sbagliando si impara, si dice. Ed è vero. Ho fatto anch'io degli sbagli (chi no?) durante la mia vita e mi piacerebbe cancellarli, ma so anche che questi errori mi hanno rinforzato nell'animo. Ho imparato ad uscire dalle situazioni difficili proprio grazie alle situazioni difficili. E da ogni sbaglio la vita ci offre una "spinta", un'energia, che pensiamo sia solo negativa, che ci trascina nella negatività e nel pessimismo, verso il baratro.

È qui che entra in gioco in nostro, personale, flusso canalizzatore. Non dobbiamo pensare che questa energia è negativa e inutile, bensì positiva e utilissima. Gli sbagli non devono spingerci sempre di più nel baratro, ma devono servire a darci la spinta che ci serve per risalire e renderci più forti, meno vulnerabili. Come Doc è riuscito a gestire una reazione nucleare, così noi dobbiamo imparare ad "incanalare" questa energia nel nostro flusso canalizzatore, per ottenere la spinta giusta per poter superare i prossimi ostacoli con sempre meno difficoltà, sempre più forti nel corpo e nell'anima, per avvicinarci di più al paradiso non all'inferno, per poter esser sempre più padroni del nostro futuro... per arrivare a 88 miglia all'ora.
 

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